giovedì 23 dicembre 2010

Ieri giravo per il centro commerciale, guardando tanta gente fermarsi a fare acquisti che tutto direbbero tranne che sta gente è in crisi.
profumi, vestiti costosi, libri scritti con i piedi, minchiate, puttanate, stronzate. A gogò.
La mia conclusione, data da altri eventi recenti che mi hanno letteralmente ammazzato e calpestato il cuore, è questa:
A NATALE SIAMO TUTTI PIù COGLIONI.
A NATALE SIAMO TUTTI PIù IPOCRITI.
A NATALE IL NOSTRO CERVELLO VA LETTERALMENTE IN PAPPA.
I NEURONI SI ATTROFIZZANO.
A NATALE DIVENTIAMO TUTTI PIù BUGIARDI.
E CI RACCONTIAMO UN SACCO ENORME DI PALLE.
DA 1 A 10, IO IL NATALE LO ODIO A 50.
SONO VACANZE CHE NON MI SERVONO PROPRIO.
PARENTI CRETINI CHE NON SANNO APPREZZARE UN CAZZO DI NULLA.
SBOFONCHIANO E GIUDICANO.

E IO MI CHIEDO: MA CHE CAZZO VOGLIONO TUTTI DA ME?
Vestiti bene! Non fare scenate in pubblico! pulisciti le mani! sei sempre sporca di colore e grafite e matita e bitume!


MA IO VI MANDO TUTTI A FARVI FOTTERE.
Vi auguro il più merdoso ipocrita natale di tutto il secolo.
MERDE.

venerdì 12 novembre 2010

MI CHIEDO.

E' NORMALE CHE IO DEBBA ANDARE A FINIRE IN E G I T T O PER:
PARTECIPARE ALLA MIA PRIMA MOSTRA COLLETTIVA;
STARE DAVVERO BENE E IN PACE CON ME STESSA;
TROVARMI UN RAGAZZO STUPENDO CHE AMO E DA CUI SONO NOTEVOLMENTE CORRISPOSTA;
DIVERTIRMI COME UNA PAZZA;
E RIPETO STARE DAVVERO BENE E IN PACE CON ME STESSA?

ma soprattutto:

NON MI CAPACITO DEL FATTO CHE IO DEBBA ANDARE A MOSTRARE IL MIO TALENTO IN UNO DEI POSTI PIù POVERI DEL MONDO, IN CUI UN EGIZIANO SOPRAVVIVE CON LA SUA FAMIGLIA CON 100 EURO AL MESE, E CHE IO VENGA SEGNALATA DA UN INSEGNANTE CHE NON HA MAI VISTO I MIEI LAVORI, CHE NON è IL MIO INSEGNANTE DI INDIRIZZO, DI CUI SI RICORDA A MALAPENA LA MIA FACCIA.

PER NON PARLARE DEL FATTO CHE PIù DI UN'OPERA MESSA IN MOSTRA, è RO VI NA TA, NON HA NULLA A CHE FARE CON IL TEMA DELLA MOSTRA ED è STATA CREATA DA PERSONAGGI ITALIANI CHE A MALAPENA SANNO DIRE UNA FRASE SENZA MISCHIARLA CON IL PROPRIO DIALETTO!!!!

SE CHI HA CURATO QUESTA MOSTRA E LA MAGGIOR PARTE DELLA GENTE CHE è STATA INSERITA, NON POSSO CHIAMARLA C O P R O FA G A, BEH, ALLORA DITEMI VOI COSA NON QUADRA, PERCHè DAVVERO NON CI ARRIVO.



muoio dalla voglia orgasmica e pazzesca di inserire tutti i nomi e cognomi delle persone che ho, a mio modo, citato in questo intervento.
non lo faccio perchè sono una persona con ancora quel poco che manca, di buon senso.
ma credetemi, il mio sacrificio è pari a quello di non urlare quando un'ascia ti trancia una gamba.
forse mi sono spiegata sufficientemente bene.

sabato 4 settembre 2010

Le conseguenze dell'abbandono

Fa male. fa male rendersi conto ora che l'invidia è una forma di autodistruzione.
che rivedere foto che sai benissimo che ti fanno stare male, è anche quella una forma di autodistruzione.
so cos'è, so come si chiama.
eppure mi fa ancora male. è un coltello che mi trafigge. è un mare che mi inghiotte, è un nodo che mi stringe la gola.
è il respiro che mi manca.
è il brivido lungo la schiena, e la sensazione di vuoto. devastante.
è il senso di abbandono, potente. un rifiuto che nn riesco ad affrontare. è qualcosa di enorme, di insormontabile, più grande di me.
sono almeno 4 muri di berlino, posti uno sopra l'altro.
il rifiuto e il consegunte abbandono equivale a girare in tondo, immerso nel buio.
è passeggiare a fianco di una persona, sperando che questa ti prenda per mano, ti blocchi e ti abbracci. intensamente. cosa che sai che non avverrà mai.
è immaginare che un fantasma arrivi nella tua stanza e ti rimbocchi le coperte.
è attendere una voce rassicurante, che ti dica che comunque vada, qualunque cosa tu faccia, tu sarai benvoluta su questo pianeta, e comunque non sei da buttare nel cassonetto.
è desiderare un amore che non arriverà mai, un'amicizia che non tornerà più, un silenzio che continuerà a farsi sempre, sempre più fitto.
come la nebbia di novembre.
Una persona ti ha accolto nel suo cuore, nella sua vita, nella sua quotidianità da 4 anni e mezzo. Un giorno qualunque, di punto in bianco, (o anche con meditata ricerca) decide di non cercarti più, di non rivolgerti più la parola, e tu, che sei dall'altra parte, non puoi fare nulla, completamente inerme.
Cerchi di risolvere la situazione in qualsiasi modo tu conosca.
Cerchi questa persona, senza ricevere risposta. Ti ossessioni, ti distruggi, capovolgi tutto, la tua stanza, la tua anima, il tuo corpo e il tuo sonno. Fai tutto ciò per capire cosa, per l'ennesima volta, non vada in te; quale possa essere stata la miccia che ha scatenato il silenzio ostinato da parte della persona da cui cerchi il legame, ora perduto, che vi ha unite.
Continui a cercare una risposta ai tuoi disturbanti interrogativi. Urli, urli contro tutti, contro l'inanimato, contro te stessa. Urli superando con la tua voce, la voce di altre persone che ti danno possibili ipotesi.
dici di no, scuoti la testa, ripeti no è impossibile.
dopo un po', circa 2 mesi di agonia e domande senza risposte, (che sono come un corpo senza anima e un cuore senza rifugio) ti arrendi.
Molli la presa, smetti di cercare questa persona. ti accorgi che 2 mesi di delirio e sofferenza tosta, dura e cruda, sono abbastanza.
E attendi che sia lei a fare il primo passo. attendi un giorno tra i primi di luglio, giorno in cui sarete costrette al confronto.
La tua mente inizia a girare vorticosamente, proietta mille versioni di mille scene diverse, tutte in sequenza cinematografica e fotografica.
Immagini a chi sarà, di voi 2, la prima a fare il primo passo per una possibile comunicazione.
Un ciao miagolato, un sorriso smagliante, una risata da cazzo e un abbraccio che è tutto, tutto tranne che sincero e intenso e cordiale.
il suo abbraccio, la sua faccia, esprimono tutta la falsità che per anni io non avevo notato.
ero, probabilmente, cieca.
Forse lo sono ancora, forse desidero esserlo, per non affrontare il fatto che essere in disaccordo con persone della compagnia di cui faccio (facevo) parte, in cui io sono la sola a pensarla in una maniera, non è una tragedia. Anzi è normale. Ma forse non è neanche questo il punto.
Il punto è che 2 persone non si sono poste il minimo problema che forse io nn ero obbligata, ogni volta che uscivo con loro, ad essere solare e gioiosa, solo perchè "uuuuhh!!! si balla!! uhhh ho rimorchiato!! uhhhh beviamoci uno scivolo!! uuuhhhh guarda quei ragazzi!! uhhhhh ti stai divertendoooohhh???!".
Non sempre deve andare tutto liscio solo perchè si esce con gli amici.
e soprattutto, non sempre devo sentirmi obbligata a giustificare il mio "muso"!
queste 2 persone hanno lavorato d immaginazione e hanno subito dato la risposta al mio atteggiamento, pensando "ecco ci risiamo è gelosa perchè io e te stiamo parlando!".
Non può certamemte essere il fatto che io magari abbia un mio cervello, una mia vita, dei miei pensieri, a volte cupi a volte meno cupi.
Non sono obbligata a dire cosa mi passa per la testa. Lo faccio se ne ho voglia. E poi, se non esterno i miei pensieri a voi 2, vuol dire che i vostri atteggiamenti non sono seri, nn lo sono sufficientemente da darmi sicurezza.
Così, perdo amicizie da cui effettivamente non guadagnavo un cazzo, gente che non è in grado di ragionare con la propria testa, gente che si lascia fuorviare dalla prima amica pettegola e non così intelligente, che dà fiato alla bocca e tanti saluti.
Gente che preferisce lavorare di fantasia e restare in silenzio davanti a un cellulare che squilla a vuoto - fottersene di chi ti ha supportata sempre, di chi ha dato l'anima per te- piuttosto di chiarire qualcosa che può essere uno stupido malinteso.
Così mi ritrovo in sere come questa, immersa in dubbi e ricordi, lacrime a fiumi e una canzone di un gruppo rinato, risorto dopo una brutta stagione con una schifosa etichetta discografica. So che ci sono spiragli immensi di luce per me, così come per questo gruppo.
Eppure certi pensieri, certi ricordi, certe persone, fanno così tanta fatica ad abbassare il sipario, a prendere baracca e burattini e a sloggiare dalla nostra mente.
E' un vero peccato che non li si possa eliminare a comando, con un semplice schiocco di dita.
E tornare a vivere tranquilli, pacifici, a dormire sereni e tornare a ridere bene e forte, davanti agli altri e soprattutto davanti a te stessa.
E dire, ora si, che sono tornata.
Chissà quando riuscirò a dimenticarmi di queste persone.

Una frase del gruppo di cui parlavo prima, mi ha colpito tanto da farmi scoppiare in gocce salate d'acqua:

"quel senso di abbandono
è come un rigor mortis
(...) c'è sempre movimento

di sospensioni e corpi cigolanti

di liquidi e di gatti miagolanti"

Cimiterotica sorpresa







D'altronde sesso e morte

è sempre stata un'accoppiata forte

insieme al godimento

c'è il desiderio di fermare il tempo

quel senso di abbandono

è come un rigor mortis

ma per i fortunati viene il bis

nei piccoli parcheggi davanti al camposanto

dove di giorno regna solo il pianto

la notte c'è fermento

c'è sempre movimento

di sospensioni e corpi cigolanti

di liquidi e di gatti miagolanti

nell'aria della notte c'è il piacere

l'ho detto sesso e morte

vanno bene insieme

così al mio funerale io

io non vorrei preghiere

preferirei sapervi stretti insieme

vi prego consolatevi dei pianti

la vita la stringete in mezzo ai fianchi

vi prego consolatevi dei pianti

la vita la stringete dentro ai fianchi

vi prego consolatevi dei pianti

la vita la stringete in mezzo ai fianchi

vi prego consolatevi dei pianti

la vita la stringete in mezzo ai fianchi

domenica 29 agosto 2010











Stavi pensando




è bollito quello lì, me lo ha detto il fantasma che lavora per me.




Uno fra i mille infaticabili guerrieri




che sguinzaglio a caccia e dicerie.




Dicerie gran bugie yeah yeah yeah yeah




Stavi sul fiume col desiderio di vedermi scorrere finito, cadavere.




E il sole che ci aleggiava in tralice




faceva gonfia e strafottente la tua libidine.




E' un fatto sai la gente imbelle come te è inacidita da certune qualità;




e si addolcisce solo col sospetto che il possessore prima o poi le perderà.




Facendo una brutta bruttissima fine.




Ma come vedi invece sono sempre qua, avvolto nella mia spinosa avidità




Continuo a farmi molto bene i fatti miei e volo alto dove non potresti mai




Mi piaccio un sacco e se mi stimo anche di più tanto a tirar giù il prezzo, e poi ci pensi tu




Continuo avanti direzione fatti miei e sui tuoi soldi risparmiati troverei




mia corrosiva indifferenza.




Senza trofei sei tornato in città




mi hai visto e mi son chiesto




se un fantasma ce l'hai




Sai ti potrebbe venire a dire che questa canzone non riguarda altri riguarda te




te te te




Ora mi vedi bello sono sempre qua avvolto nella mia spinosa avidità




Continuo a farmi molto bene i fatti miei e volo alto dove non potresti mai.




Mi piaccio un sacco e se mi stimo anche di più tanto a tirar giù il prezzo poi ci pensi tu.




Continuo avanti in direzione fatti miei e sui tuoi soldi risparmiati troverei...

domenica 22 agosto 2010

Just Follow The Day!


Light and day

is more than you'll say

cus allmy feelings are more

than i can let by

or not

more than you've got

just follow the day

follow the day and reach for the sun!

you don't see me flyin to the red

one more you're done

just follow the seasons and find the time

reach for the bright side

you don't see me flyin to the red

one more you're nuts

just follow the day

follow the day and reach for the sun

just follow the day

follow the day and reach for the

you don't see me flyin to the red

one more you're nuts

just follow the seasons and find the time

reach for the bright side

you don't see me flyin to the red

one more you're nuts

just follow the day

follow the day and reach for the sun!

just follow the day

follow the day and reach for the sun!

just follow the day

follow the day and reach for the sun!



The polyphonic spree

venerdì 6 agosto 2010

Da un po' di tempo sto studiando approfonditamente il personaggio unico di Adolf Loos, architetto ceco-austriaco del periodo storico e artistico modernista e secessionista.
Quest'uomo è un genio, un autentico genio, un grande scrittore e un bravissimo polemico.
Proprio il suo essere polemico mi ha affascinato e attirato, così nutrendomi delle sue critiche, del suo odio verso l'ornamento e verso la società stupida e bigotta che lo circondava, ho pensato, ho riflettuto.
Ieri sera avevo i coglioni parecchio girati - capita ogni tanto - così ho tentato di calmarmi ascoltandomi i Blonde Redhead, ma non ha funzionato.
Così ho iniziato a partorire delle frasi che avevano una loro logica e il perchè le abbia scritte con tutto quel fervore, beh, c'è e ha un senso e una validità.

Le più fini sono state le seguenti:

Mi riferisco in queste frasi a una città in particolare, ma per ragioni di privacy (che rompe sempre le palle 24 h su 24) utilizzerò la seguente parola: Izem.


Izem MI FA ESPELLERE SANGUE DAL DERETANO quindi provoca le emorroidi!

Izem, CON I SUOI ABITANTI, IMPUTRIDISCE L'ITALIA la imputridisce come città in sè, con o senza i suoi abitanti

A Izem NON TORNO NEANCHE SE MI IMPLORANO DI ESPORRE A P.R. tanto non avverrà mai.

NEANCHE SE CI VANNO A SUONARE I FOO FIGHTERS GRATIS.
PIUTTOSTO LI ASPETTO A ROMA O A RAGUSA, PIUTTOSTO.

ODIO Izem PER SVARIATI E INFINITI MOTIVI. MA LA ODIO SOPRATTUTTO PERCHE' TI DA UN'ETICHETTA CHE NON T'APPARTIENE, APPENA IL TUO CERVELLO INIZIA A ELABORARE UNA CAZZATA, DI QUALUNQUE GENERE.

ODIO Izem PERCHE' RIESCE (QUASI) A INGLOBARTI COME SE FOSSE UN'AMEBA
CON IL SUO CUCCO TRUCCO E PARRUCCO, CON LE SUE FIRME, CON LE SUE IDEE INSANE, CON LA SUA IPOCRISIA.

IO ODIO Izem COME LOOS ODIAVA L'ORNAMENTO.

Il mio desiderio di eliminazione è talmente forte in questo momento, che credo sia meglio che mi fermi qui e non vada oltre.

giovedì 5 agosto 2010

Il mondo gira al contrario, o io mi sono svegliata capovolta


Prima si assicurano che io abbia una buona luna, che sia tranquilla, sorridente, in poche parole che non crei rogne e non rompa i coglioni.

Poi, dopo essersene assicurate per bene, mi chiamano su skype, con un sorriso smagliante e mi chiedono com'è andata la vacanza, come sono presa con gli esami, se mi sto divertendo e via dicendo.

Poi arriva, puntuale come sempre, la mazzata finale.

SBAM.

Come possono, me lo domanderò all'infinito, come possono pensare che io mi possa fidare di loro, se questo è il trattamento che mi viene riservato?

Questa non è carognata, non è stupidità, nè inconsapevolezza.

E' cattiveria, stronzaggine, indifferenza e menefreghismo e coglionaggine allo stato brado.

Ma di cosa mi sorprendo!

Un intero anno è stato così, tra bugie e mille sotterfugi.

Mi sono per caso persa qualcosa? Mi sono magari svegliata un giorno e non mi sono accorta che il mondo ha cominciato a girare nel senso contrario?

Mi sono posta innumerevoli volte il fatto che magari fossi io il problema, che fossi io a stare regredendo.

Ma non mi pare che sia proprio così, visti vecchi e recenti episodi.
Chi è, ora, l'infantile? Qualcuna di voi ha ancora il coraggio di venirmi a dire che, cito testualmente senza rancore nè rimorso, (perchè quello che deve essere detto, va detto, prima o poi) "elemosino l'amicizia"?
Quanto si vede, che ho buttato 3 anni e mezzo nel cesso, a dividere tempo prezioso con persone con cui non avevo NULLA in comune.
Mi ero trasformata, non ero più io, ero un surrogato di qualcosa.
Qualcosa che loro volevano che io fossi: una razzista come loro. Una pettegola sparagiudizi come loro. Un'oca stupida come loro. Una fighetta.
Mi vergogno di essermi lasciata abbindolare da loro. E, per più di una volta, di non aver ragionato con la mia testa. Fortunatamente mi sono salvata appena in tempo.
Ma una volta che gli ideali comuni non sono gli stessi, te ne accorgi; così come ti rendi conto di quando, in un gruppo di 5 leghiste pure ignoranti, penose e invidiose, l'unica ad avere idee e mentalità di sinistra sei tu, e allora comincia a quadrare tutto. Spuntano come funghi i luoghi comuni, e si comincia a perdere il rispetto di te.
Allora ci pensi, ci pensi ancora e poi ancora, e arriva il momento fatidico in cui ti chiedi: "Ma ne vale davvero la pena? La loro falsa amicizia vale la tua perdita di identità, le tue lacrime soffocate, il tuo non poterti esprimere nel modo in cui vorresti, le tue urla, le tue paranoie, la tua insonnia e la tua stessa salute?"
Mi sono risposta da sola. L'ho fatto tempo fa.
Perciò il problema non sussiste.
So già quali sono, d'ora in poi, le persone a cui darò fiducia.
Quelle sono state da me scelte, quelle rimangono, la mia decisione è radicale e deve essere accettata, piacente o nolente.


domenica 1 agosto 2010

Non ritrovamento


Mi sono persa e non mi ritrovo più.

O, semplicemente, non voglio ritrovarmi.

Non voglio scoprirmi.

Non voglio farmi scoprire.

Temo di accorgermi che, in fondo, può esserci l'eventualità

che io non abbia nulla.

Che non possegga nulla.

Che io sia entrata così, in modo facile.

Che io non abbia quel talento

che mi aiutava ad andare avanti.

Non ho messo in conto troppe cose

e chissà

probabilmente neppure il fatto

che potrei anche non sfondare mai

potrei fare altro che cadere, precipitare, rialzarmi

ma senza che avvenga nessun cambiamento

Potrei illudermi

e ammazzare il tempo

svuotando scatole di cartone colme del mio male

e della mia memoria.

Mi chiedo davvero

se ci sia altro, di me

oltre a ciò che temo non ci sia

e forse non sia mai esistito.

A quel punto

mi domando cosa dovrò fare

come mi dovrò comportare

quali persone dovrò cercare

a chi dovrò parlare.

Mi sono persa e non mi ritrovo più.




Il sapore dell'inutilità


"Arte non è il mezzo con cui la fai, ma il talento con cui la esprimi"


Sembra quasi una presa per il culo, nel mio caso.

Come faccio ad esprimere il mio talento, se le persone che dovrebbero riconoscerlo, oltre a me, nn lo riconoscono affatto?

Preferiscono far partecipare a mostre addirittura internazionali, persone che stanno in laboratorio con me, persone che sono fuori corso, ciò significa che nn hanno le idee chiare, che hanno perso anni di studio, tempo e soprattutto soldi.

Preferiscono far partecipare a mostre persone che tra qualche mese andranno a fare i muratori e operai.

Dov'è, mi domando, mi chiedo da mesi a questa parte, dove va a farsi fottere il mio talento, il tempo, la fatica, la passione che impiego nel laboratorio in cui mi esprimo?

Dove va?

Ho visto gente essere cestinata, defenestrata, fottuta, vomitata. Utilizzerò qualsiasi termine sia in mio possesso per poter rendere al meglio l'idea.

Ho visto gente che in laboratorio, ci è stata e c'è ancora, solo per scaldare i banchi, per ridere e sparare un mucchio di merda e di cazzate.

Per ballare, per ridere e farlo stupidamente.

Per farsi adulare, per rimorchiare, per alimentare il proprio egocentrismo senza mai vomitarlo, per ingerire e suggerire qualsiasi tipo di cattiveria.

Se fare una scuola per diventare artisti, produce persone dall'ego spaventosamente fastidioso, menefreghista, cazzone al metro quadro, e quante altre caratteristiche io possa trovare, non bastano 30 pergamene a elencarle tutte, beh

allora, sono finita nel posto sbagliato.

E allora, posso anche andare a farmi fottere e sperare che tutta quest'altra gentaglia venga fottuta nel peggiore dei modi.

Ecco il sapore di prendersela in quel posto.


CHISSA' CHE CAZZO DI DIO CI FACCIO QUA.

sabato 31 luglio 2010

B.ZARRO



















Roma, mercoledì 21 luglio, Complesso Vittoriano, mostra di B.Zarro





"B.Zarro è l'istinto della ribellione, dell'istinto creativo e irrefrenabile: creare per lui è un bisogno esistenziale, interiore e fisico, necessaria fonte di vita attraverso la quale vive.
Difficile seguire il suo ritmo e districarsi nel suo ribollire continuo di idee e percezioni.
Le varie tematiche si fondono e si compenetrano in un ritmo frenetico ed impulsivo di produzione e creazione, che dà vita ad una impressionante mole di opere.
I temi che tratta attraverso le sue creazioni sono vari, molte delle sue opere sono legate alla grande tematica di Eros e Thanatos, riflesso di una visione della vita adombrata dalla lotta di questi due principi primordiali.
Benchè a volte ad alcuni possa apparire presuntuoso ed aggressivo, B.Zarro usa in modo schietto disinibito tutta la sua energia lavica nell'intento di risvegliare la coscienza collettiva restando svincolato dal sistema artistico.
I suoi linguaggi e modalità di espressione sono molteplici: attraverso la materia il suo segno vorace è in grado di espandersi su qualsiasi superficie e dilaga vibrante senza potersi contenere.
B.Zarro predilige il disegno libero e gestuale.
La tavolozza dei colori che impiega è soggetto a variazioni ma, spesso, nelle sue creazioni, puramente gestuali predilige la triade di tinte forti e nette del rosso, bianco e nero, che si miscelano sui cartoni dando vita ad immagini provenienti dal profondo, immagini che colpiscono per la loro purezza e forza istintiva.
L'accostamento dei colori segue un suo equilibrio estetico ed energetico, seguendo invisibili linee di forza tese a mostrare l'anima dell'immagine.
Le sue pennellate sono segni che suggeriscono flussi emotivi e di memoria.
La mano si muove liberamente in una perfetta simbiosi con la materia, scivola sulla superficie di un cartone, può frenare e poi curvare, oppure diventare angolosa, più marcata e poi improvvisamente più fluida per poi accelerare in un viaggio emozionale lungo la superficie dentro di noi.
I suoi sono racconti di un dialogo con l'inconscio attraverso i quali ci segnala tematiche e problematiche attuali, a volte con un messaggio di speranza, di preghiera universale.
Come un Michelangelo contemporaneo B.Zarro usa il suo talento artistico per liberare dalla materia le forme urlanti, facendole riemergere in superfici ricche di tensione dinamica.





"La prima cosa è il rosso. Ti riempie gli occhi e ti entra dentro questo rosso forte, vibrante,compatto.
Un rosso arcaico, che risiede da qualche parte nella nostra memoria, un rosso orientale, lacca cinese, bandiere di samurai o sari delle donne del sud dell'India...Ma anche un rosso organico, pulsante, interno.
E poi i segni e le forme, spesso nere, che si muovono su quel rosso... Tutto è esteticamente compiuto, elegante, quasi decorativo.
Ma, dietro si intuiscono la furia, la passione, l'istinto, l'irrazionale, a volte.
E' un po' come osservare un campo di una battaglia antica, quando le lotte e i duelli e il pericolo sono finiti e il teatro dello scontro assume una compostezza armonica e tragica.
Conoscendo B.Zarro, so, almeno tecnicamente, come questo avviene.
Lui dipinge con la tela a terra (ma a volte sono tavole di legno, ante di armadi o vecchie porte, oggetti che contengono una memoria che l'artista va a resuscitare) e si immerge in una lotta istintuale e pericolosa, tracciando segni caotici, affondi di colore, sciabolate di vernice.
Poi, probabilmente riprendendo fiato, osserva il risultato, individua immagini, forme, figure che appaiono da quel caos originale, come succede ai pazienti degli psicoanalisti a cui viene chiesto di interpretare e dare un significato alle macchie di inchiostro che vengono loro mostrate. E qui, con l'aiuto della ragione e della tecnica che l'artista possiede, B.Zarro completa la sua opera facendo emergere associazioni di figure o, a volte, vere forme compiute, suggerimenti per l'osservatore...
Quasi il figurativo che emerge. Lasciando sempre uno spazio, però, al pensiero e all'immaginazione di chi guarda.
E c'è sempre un movimento, un'azione nelle sue opere.
A volte dolce e gentile, a volte dinamico e forte, come in una sequenza cinematografica.
E, se appunto, questo duello tra l'istinto e la ragione, tra il dolore e la gioia e l'osservazione di queste passioni hanno molto a che fare con la psicanalisi, le opere di B.Zarro fanno quello che, secondo Derrida, dovrebbe fare il Cinema: rievocare fantasmi!
D'altro canto la pittura, la psicanalisi e il cinema si muovono nello stesso terreno, spaventoso e immaginifico, misteriosi e rivelatore...il terreno e la sostanza dei sogni.


Gabriele Salvatores










































martedì 13 luglio 2010

Realizzo


i see the world

feel the truth

which way to go

windowsill

i see the words

on a rocking horse of time

i see the birds

in the rain


oh dear dad

can you see me now

i am myself

like you somehow

i'll ride the wave

where it takes me

i'll hold the pain

release me


oh dear dad

can you see me now

i am myself

like you somehow

i'll wait up in the dark

for you to speak to me

i'll open up

release me

release me

release me

release me

sabato 5 giugno 2010

La mia elaborazione


Elaborazione, scarnificazione, de-crisi.

Rinascita. Dopo quasi 2 mesi d'inferno. Esulto.

venerdì 14 maggio 2010

Strawberry Swings


E dei miei sensi

del mio udito

del mio olfatto

del mio tatto

del mio gusto

della mia vista

della mia arte

della mia sensibilità

del mio intuito

E dei miei sentimenti

dei miei crolli

dei miei rialzi

dei miei sbalzi

delle mie risate squillanti

dei miei sorrisi

dei miei sguardi fugaci e teneri

dei miei momenti folli

e di quelli lucidi

della mia razionalità

della mia irrazionalità

della mia interiorità

delle mie urla

della mia disperazione

del mio stringere pugni e denti

delle mie cadute

dei miei viaggi mentali

delle mie parole

della mia lingua tagliente

delle mie mani

dei miei abbracci

del mio respiro

del mio io

della mia intelligenza

della mia bravura

della mia stima

delle mie capacità

della mia fantasia

dei miei occhi chiusi

dei miei sogni aperti

di mia madre e di mio padre

di mio fratello, delle mie zie

di mio nonno paterno

dei miei nonni materni

dei miei cugini

dei miei zii.

Di tutto ciò, mi posso fidare ciecamente.

Tutto il resto non ha importanza.

domenica 2 maggio 2010

La mia delusione

IO. IO. IO.
IO CHE MI VADO AD AFFEZIONARE ALLA GENTE PIù SBAGLIATA.
IO CHE HO LA MIA ANIMA A PEZZI, A STRATI
A CAUSA DI GENTE CHE NON MI MERITA
NON MERITA NULLA. NULLA DA ME.
SOLO CIò CHE FANNO A ME, DISTRUGGENDOMI
ECCO, QUESTO SI MERITA LA GENTE CON CUI SONO COSTRETTA A RAPPORTARMI
MERDA!
MERDA MERDA MERDA
è QUESTO, CIò CHE SIETE! SIETE MERDA
VOI CHE VE NE FREGATE DI COME STA IL RESTO DEL MONDO
DI COME STA LA GENTE COSTRETTA A SUBIRE LE VOSTRE PUTTANATE
PUTTANATE DA DONNE CON ZERO CERVELLO
LE VOSTRE LAMENTELE A GOGò
SOLO PERCHè SIETE DONNE SENZA UOMINI
MA VERGOGNATEVI
IO IO IO CON VOI
DA OGGI IN POI NON VOGLIO AVERE PIù NULLA A CHE FARE
NULLA
N U L L A
IO PREFERISCO LA PIù TOTALE SOLITUDINE
PIUTTOSTO CHE TROVARMI NEL BARATRO TOTALE
A CAUSA VOSTRA
A CAUSA DELLA VOSTRA INUTILE PRESENZA
DELLA VOSTRA INDIFFERENZA
DEI VOSTRI COMPORTAMENTI INFAMI
DEL VOSTRO EMARGINARE UN AMICO IN DIFFICOLTà
NON SIETE AFFATTO DIVERSE DALLA GENTE CHE AVEVO IN CLASSE AL LICEO E ALLE MEDIE
NON VEDO ALCUNA DIFFERENZA
SIETE MERDA, FALSITà
MERDA SIETE NATE
MERDA SIETE CRESCIUTE
E MERDA CREPERETE
IO VI MANDO A FANCULO CON TUTTO L'ODIO CHE HO IN CORPO
E VI AUGURO DI VIVERE IL VERO MALE
IL PEGGIO DEL PEGGIO
VI SERVIRà DI LEZIONE
E SU QUESTA FACCENDA IO NON HO PIù NULLA DA DIRE.

martedì 20 aprile 2010


mi odierò.
mi odierò fino ad ammazzarmi.

Tutto ciò da cui stavi fuggendo
Torna come valanga più grande che
Ti trascina al punto di partenza se vestirai
Vecchi difetti
Volami accanto e solca il tempo
E bevi l’immenso soffio eterno
Guardami cambiare forma dopo forma e ancora
Respirare i tuoi capelli dentro a un giorno nuovo
Nello spazio che adesso riempi c’è
Succo acerbo di densi silenzi che
Colleziono da tempo
Come schegge d’inferno
Why? why? … vecchi difetti
Volami accanto e solca il tempo
E bevi l’immenso soffio eterno
Guardami cambiare forma dopo forma e ancora
Respirare i tuoi silenzi dentro un giorno nuovo
Non vedi che è facile
Non vedi che è inutile
Scordarsi di credere ai vecchi difetti
Volami accanto e solca il tempo
E bevi l’immenso soffio eterno
Guardami cambiare forma dopo forma e ancora
Respirare i tuoi capelli dentro un giorno nuovo
Non vedi com’è facile
Non vedi che è inutile
Scordarsi di credere ai vecchi difetti






venerdì 2 aprile 2010

Credo che mi ci vorranno più di una passeggiata verso il cimitero. Passeggiate silenziose immerse nelle melodie dei Perturbazione, per sbollire tutto, per dimenticare, per attutire i colpi, per non sentire il mio dolore, per non farmi inghiottire dalla delusione. Delusione feroce, che mi colpisce ogni volta. Delusione gratuita.
Proprio delle stronze. Non ho bisogno di amicizie di quel tipo.
Mi odio. Mi odio ancora e ancora, per essermi lasciata di nuovo fottere così come niente fosse.
L'ennesima volta, e di sicuro non sarà l'ultima.
Non riesco a tirare fuori le palle per mandare a fanculo certe persone.
Perché no?
Ho davvero bisogno di farmi trattare come un cane?
Tutto, tutto questo, a costo di avere accanto degli amici marci?
Perchè la sensazione di rifiuto, di abbandono non riesco a scrollarmela di dosso??
Non mi fa dormire la notte.
Non posso continuare così. Non ce la faccio davvero più. E sono esausta.

giovedì 1 aprile 2010

Esulto, saluto.


Se non ci fosse la musica
se non l'avessi sempre ronzante nelle mie orecchie
non vivrei.
Se non avessi occhi e orecchie
sarei un totale vegetale.
Se musica e arte non avessero valore
non esisterei
e non vorrei nemmeno esistere
senza di esse.
Non sono le persone che mi stanno accanto
a fare la differenza.
Mi auguro di raggiungere la più completa apatia
e indifferenza
verso ogni singola persona.
Visto che tutto mi delude
compresi i sentimenti
comprese le emozioni
comprese le reazioni
le parole
gli sguardi
i comportamenti
l'odore di marcio interno
il sapore della stronzaggine
del disgusto verso la gioia di stare
stretti in mezzo al pogo
in un locale
con musica punk rock e indie
Chiedo ironicamente e sarcasticamente perdono
se ho idee di sinistra
se ascolto musica che il 99 per cento della gente non conosce
se ritengo l'arte una sfida
una ragione di vita
delle gambe su cui appoggiarmi
un muro contro cui lottare
per potermi riprendere
il riflesso della mia anima
l'espressione dei miei sentimenti
L'arte e la musica esistono
io sento, io vedo
ammiro, aspiro e respiro
ascolto
approfondisco
profondamente
vivo.
Arte e musica
Segno e rumore
affetto completo e totale dedizione
entrambe reciproci
mi bastano
e avanzano.
La gente
sinonimo di marcio
di crudo
di ignorante
di volontà di apparire
e di non voler sapere
e di quant'altro ancora.
Io non ho bisogno di queste false ancore
di questi ponti traballanti
di queste case diroccate e instabili.
Non ho bisogno
di raggiungere mete
che non sono le mie.
Se crepo
voglio farlo allo stremo delle mie forze
e accanto a me
dentro di me
solo arte e musica
musica e arte
nient'altro, nessun altro.


qual è il senso di essere fatti di carne, se la carne stessa è marcia? E non essenzialmente marcia. Il vero marcio sta all'interno. Sta nel celare un mucchio di merda, ma voler a tutti i costi apparire perfetti, ricchi, competenti. Dei robot d'oro.
Come ho fatto, come faccio ad essere in amicizia con gente del genere???
Per quanto tempo ho chiuso gli occhi, annuendo, ridendo falsamente, fregandomene e sprecando forze psicofisiche per personaggi del genere?
Come ho fatto? Cosa ho fatto?
Perché l'ho fatto?
Cos'avevo in comune, cos'ho in comune con loro?
Qual è il legante
non soffro
non ho bisogno di chiamarli "amici"
comincio ad avvertirla
eccola
l'indifferenza.
L'apatia è la medicina ai miei problemi
Ho la soluzione
e non è stato difficile trovarla
è sempre stata lì
davanti a me
a fissarmi
da ogni prospettiva.
Indico.Esulto. Saluto.

sabato 13 febbraio 2010

Quattro gocce di blu
quel che resta sul fondo
del bicchiere svuotato
in un batter di ciglia
un momento di gioia pura
dopo il buio è calato
più veloce di prima
è rimasto di te
lo splendore di un tempo
che se non è mai stato
ora è sempre più avaro
di momenti di gioia pura
quattro gocce di blu
poco più
quattro gocce di blu
poco più
di un altro giorno poco più
di un nuovo anno poco più
di un altro giro poco più
di un nuovo sbaglio poco più
poco più
quattro gocce di blu
le hai lasciate da sole
come tante parole
che non vengono più
come istanti di un’avventura
dopo il buio è tornato
più veloce di prima
quattro gocce di blu
poco più
quattro gocce di blu
poco più
di un altro giorno
poco più
di un nuovo anno
poco più
di un altro giro
poco più
di un nuovo inganno
poco più
poco più
di un altro giorno
poco più
di un nuovo anno
poco più
di un altro giro
poco più
di un nuovo sbaglio
poco più
poco più
Sono solo le tre e mezza del mattino
come fare a prendere sonno non lo so
mi rigiro con la faccia verso il muro
ma il tuo viso da una foto mi fa ciao
lasciami dormire per un po'
non ho voglia di pensare ancora a te
sono solo le tre e mezza del mattino
che ti prende?
che succede, amore mio?
non capisco questa fretta di partire
se parliamo per un po' che male c'è?
fammi un po' di posto accanto a te
e raccontami da capo di noi due
non è importante
non è stata certo tutta colpa tua
non sei colpevole
si vedeva lontano un kilometro
mi mancava il coraggio di ammetterlo
sono solo e non c'è niente da capire
se ti dico che doveva andar così
siamo soli ma se penso a cosa che è stato
mi ripeto che ho sbagliato tutto
non è solamente volontà
non è solamente il tuo destino
non è importante
non è stata certo tutta colpa tua
non sei colpevole
si vedeva lontano un kilometro
mi mancava il coraggio di ammetterlo
se soltanto riuscissi a spiegartelo
son passate le tre e mezza del mattino
lentamente il cielo volge al chiaro
chiudo gli occhi e cerco il buio come un faro
il fantasma del passato è andato via

lunedì 4 gennaio 2010

Silenzio


These walls
Have eyes
Rows of photographs
And faces like mine
Who do
We become
Without knowing where
We started from
It’s true
I’m missing you
And I stand alone
Inside your room
Everything that you made by hand
Everything that you know by heart
I will try to connect
All the pieces you’ve left
I will carry it on
And let you forget
I’ll remember the years
When your mind was still clear
All the flickering lights
That filled up this silent house
One room
Two beds
In the closet hangs
Your favourite dress
Good books
And the best that you ever had
Are in pieces now
The pages ashred
Everything that you made by hand
Everything that you know by heart
I will try to connect
All the pieces you’ve left
I will carry it on
And let you forget
I’ll remember the years
When your mind was still clear
All the flickering lights
That filled up this silent house
Everything that you made by hand
Everything that you know by heart
All the names that you can’t recall
I will try to connect
All the pieces you’ve left
I will carry it on
And let you forget
I’ll remember the years
When your mind was still clear
All the flickering lights
That filled up this silent house

domenica 3 gennaio 2010

Un ripiego

I ramones cantavano Substitute.
Ripiego. Sostituto. Sostituzione.

Dubbi.
Dubbi che per alcune persone che ritengo amiche, io sia un ripiego.
Si è rotto il vaso, prendiamone un altro.
Non funzionano le batterie della bilancia. Cambiamole.
Le batterie sono attualmente in carica. Prendi quella già caricata, quando si scarica anche questa, riprendi l'altra che nel frattempo si è caricata.

sabato 2 gennaio 2010

(500) days of Disintossicazione











She's got you high and you don't even know yet





She's got you high and you don't even know yet





The sun's in the sky, its warming up your bare legs





You can't deny your looking for the sunset





She's got you high and you don't even know yet





She's got you high and you don't even know yet





It's the search for the time before it leaves without you





Have you lost your mind or has she taken all of yours too?





Whats this about?





I figured love would shine through





We've lost romance this world has turned so see through





Open your mind, believe it's going to come to





Romance alive and hope she's going to tell you





She's got you high and you don't even know yet





She's got you high and you don't even know yet





The sun's in the sky, its warming up your bare legs





You can't deny your looking for the sunset





Whats this about?





I figured love would shine through





We've lost romance this world has turned so see through





Open your mind, believe it's going to come to





Romance alive and hope she's going to tell you





She's got you high





She's got you high





She's got you high





She's got you high





She's got you high





She's got you high





Whats this about?





I figured love would shine through





We've lost romance this world has turned so see through





Open your mind, believe it's going to come to





Romance alive and hope she's going to tell you





Whats this about?





I figured love would shine through





We've lost romance this world has turned so see through





Open your mind, believe it's going to come to





Romance alive and hope





She's got you high!
















-ho bisogno di "disintossicarmi" da questo film. sta diventando una delle mie tante ossessioni, se non lo guardo almeno una volta al giorno, se non mi piazzo a guardarmi tutti i suoi trailers, se non trovo nuove immagini, e soprattutto se non ho sempre nelle orecchie la sua colonna sonora, ritorna puntuale il magone in gola e il mal di stomaco. Quello che ti si aggroviglia. Non se si mi spiego...