lunedì 28 settembre 2009

Ossa spezzate

"Tocca mio fratello/sorella e ti spezzo le ossa! - per tutti coloro che vogliono bene ai loro fratelli e sorelle!"

Non c'è pericolo. non c'è pericolo che io spezzare le ossa a qualcuno.
Non c'è pericolo. non ce n'è più, son passati 10 anni.
10 anni.
Ricordo gli esercizi che mia nonna mi faceva fare, i problemi di matematica che lei inventava, protagonisti una torta, io e Alberto.
Io sgorgavo fiumi di lacrime. E mia nonna s'incazzava da matti, convinta che io piangessi perchè non avevo voglia di esercitarmi. Non ha pensato che forse piangevo perchè non avevo con me la mia famiglia.
Ricordo l'umiliazione che ho subito, tutte le volte che accompagnavo mia nonna a fare la spesa. Quand'era il momento di pagare, i conti e in mano anche lo scontrino, a chiedere a me, di fare il conto. Per dimostrare alla commessa che ero una perfetta idiota.
Quest'ultima parte di ricordi, ad essa ho dato un nome meno di un mese fa. Umiliazione.
Umiliazione.
Panico. Insicurezza.
E' pazzesco come una persona, una sola, e ancora peggio, una parente stretta, e non una parente qualsiasi, ma una egocentrica, che non ha mai chiesto scusa, pensando di essere sempre nel giusto e di fare sempre la cosa corretta, permettersi di sputare merda su chiunque, dopo un passato da vera despota (mio padre e mia zia e una parte di me, sono il risultato del suo despotismo) ancora convinta di, cito testualmente, essere"generosa, per niente impicciona, sempre fatto del bene!",possa rovinarti la vita.
Me l'ha rovinata, facendo di tutto, di tutto per mettermi in difficoltà ancora oggi quando per strada ritrovo certe persone.
Avrei preferito di gran lunga avere una nonna che facesse la nonna, quello era il suo ruolo, e dovrebbe esserlo ancora adesso. Avrei preferito che fosse più impicciona e meno stronza e indifferente. +
Hai voluto, hai preteso, mi hai forzato a giungere a una perfezione inesistente e impossibile.
Quel che è peggio, è che hai voluto tutto questo e hai approfittato del momento, della situazione, di tantissime cose che, mi pare ovvio, non potevano migliorare, perciò che senso ha portare a peggiorare qualcosa che già di per sè non può essere peggiore di così?
Grazie per avere fatto si che a 23 anni io viva ancora con questi rimorsi, questi pesi e fardelli sulla coscienza. Che altro non sono se non visibili conseguenze dei tuoi fottuti atteggiamenti.