venerdì 12 settembre 2008

INTO THE WILD





























In quanto ben ubriaca e nn in grado al momento di dire qualcosa di bello e allo stesso tempo sensato su questo film, sono costretta a citare queste parole di quest'intervento scritto da questa persona.







E' uno di quei film senza cui nn posso stare senza. e così sonob tornata indietro a vagare tra i ricordi, nel mio passato, quando Alberto non era in ricaduta, e quelle volte in cui il pomeriggio era noioso e nn avevo alcuna voglia d fare gli esercizi schifosi di matematica o scienze, inventavo una qualsiasi balla da dire a mia madre e ci guardavamo io e lui, ridendo sotto i baffi, un cartone animato qualsiasi, stupendo, che comunque entrambi adoravamo. ad esempio Toy story, oppure l'incantesimo del lago.







ecco, questo film mi ha fatto sentire così, come quei momenti in cui il vero scopo nn era nn studiare matematica, ma vedere per l'ennesima volta quei film o cartoni animati.







"ancora! ancora lavinia! rimetti il cartone! ti preeegoooo!!". non la scorderò mai. e, riflettendoci su, questa corsa al rewind e replay è stata passata pure a Matteo.







anche se il grado di parentela nn è lo stesso, è come se rivedessi di nuovo nei suoi occhi, quelli di Alberto.







mi manca? si. non è una frase banale e costante, questa: ogni giorno che passa mi manca sempre di più.







è vero. magari non si nota, io nn lo faccio notare e avolte neanche me ne accorgo, ma i giorni che seguono mi ci fanno pensare, e alla fine il pensiero più grande si concentra sempre su di lui.







invidio chi ha anche un solo piccolo barlume di quella che si può chiamare tranquillità, pace interiore.







invidio il rapporto di Chris e Carine.







forse io e Carine abbiamo molto più in comune di quanto io pensi. di quanto io creda ci sia, invece che tra me e chris.







beh, buona lettura. in un momento futuro, sprecherò un po' più d parole e di ragionamenti e motivazioni, sensati, riguardo al film.





















"Ci sono momenti nella vita in cui desideri scappare da questa società di merda, dai luoghi comuni, dall'avidità, dalla corruzione dalle convenzioni; ci sono momenti in cui sei stufo di sentirti parte di uno spettacolo di marionette , di dover seguire sempre lo stesso copione; sei stufo di sentirti dire che è una colpa non sapere cosa fare della propria vita a vent'anni... ci sono molte persone interessanti che a quaranta ancora non lo sanno; ci sono momenti in cui ti senti solo con te stesso, sei triste e ti fa schifo l'ipocrisia che alberga nelle persone, la pochezza con cui affrontano sentimenti come l'amore, l'odio, l'amicizia... ci sono momenti in cui non riesci a sottrarti a questo squallido giro di giostra: allora strappi il tuo biglietto e sali a bordo, diventi schiavo delle convenzioni e dei luoghi comuni, pensi che in fondo non sarebbe così male mettere la testa a posto: pensavo alla strana coincidenza secondo la quale il momento in cui una persona mette la testa a posto è lo stesso in cui smette di sognare !!! Curioso no?... trovare un lavoro decente, magari alle poste, fare quello che si augurano per te i tuoi genitori (ma i genitori non dovrebbero augurarsi il bene dei propri figli?) conoscere una ragazza semplice, magari anche carina che non rompa troppo i coglioni, comprare una casa magari vicino a quella dei tuoi genitori (che nel frattempo si erano augurati il tuo bene), sposarsi,mettere su famiglia, sfornare dei pargoli... niente più sesso, con tua moglie, vivere di certezze: sveglia-caffè-ufficio-pranzo coi colleghi in doppio petto che vanno a mignotte-ochhiatine alla segretaria-tornare a casa-i tuoi figli che piangono-tua moglie sfatta e impazzita-tu che sprofondi nel divano e ti guardi il tuo telegiornale o la partita sorseggiando una bionda...Ci sono momenti in cui scegli la vita, scegli di essere felice...e chissenefrega se devi accettare l'arroganza del tuo capo perchè da ragazzino ti hanno detto (bastardi!) che non si campa di ideali... chissenefrega se dovrai ammazzarti di lavoro e non veder crescere i tuoi figli... perchè lo stipendio di un mese servirà a vestire i tuoi figli ormai tredicenni ai quali la pubblicità ha imposto di seguire la moda... chissenefrega se poi la fiamma con tua moglie si è spenta e lei ha pensato bene di riaccenderla magari con un dirigente della tua azienda: ti chiederai se quella che hai davanti è la stessa donna che una volta ti diceva che ti avrebbe amato per quello che sei, anche se fossi stato uno straccione...e chissenefrega se qualche anno prima ti eri trovato di fronte ad una scelta: ascoltare gli altri ed sentirti felice con il tuo lavoro e la tua famiglia e il pranzo la domenica dai tuoi e le vacanze sotto l'ombrellone o dalla famiglia di lei... oppure fare il giro del mondo con uno zaino in spalla e chissà che cosa sarebbe successo...chissenefrega!!! tu hai scelto di essere felice così e non hai nessun rimpianto!!!D'accordo... questo pensiero è intriso di luoghi comuni... ma è volutamente provocatorio: scegliere di viaggiare con uno zaino in spalla o scegliere di mettere le radici, nessuno potrà dirvi cosa fare della vostra vita: sentitevi liberi di seguire la vostra strada: l'unica cosa che ha veramente importanza è la consapevolezza che la vera felicità, è la rivelazione delle esperienze che condividiamo con gli altri.a Christopher Mc Candless... "














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