C'è chi fa scelte coraggiose.
C'è chi sceglie di mettere a rischio la propria vita.
Chi decide di fare il cantante, al di là del fatto che possa sfondare o no.
chi decide di camminare sempre a testa alta, qualsiasi cosa accada.
Chi sceglie di mangiarsi chili di gelato ogni notte.
Chi fa armi e bagagli e parte, abbandonando tutto il resto.
Chi sceglie di restare così com è.
Chi desidera l'indesiderabile.
Chi ammira senza toccare.
Chi ammira e osa, per raggiungere i suoi obiettivi.
C'è chi sceglie di essere ogni giorno di buon umore, perchè persone distrutte ne necessitano un po'. Un bel po'. (Voltaire e Daniele insegnano.)
C'è chi fa scelte di questo tipo e chi di mille altre differenti.
Io, per ora, decido di mettere il mio cervello in standby, di utilizzare la pura scrittura per incanalare il mio dolore e farlo sfociare in un bel Boh!, di scrivere canzoni tristi con temi felici, di sdrammatizzare lo sdrammatizzabile, di riprendere in mano la macchina, di non incazzarmi più così spesso, di non farmi prendere dal panico, di fare lunghe passeggiate, di parlare in silenzio e di ascoltare, in silenzio. Di vomitare tutta l'invidia che ho nello stomaco visto che sono consapevole che è tutto tranne qualcosa di buono, se non voglio tornare ad essere sola, me ne devo liberare, ora o mai più. Di svegliarmi una mattina d'agosto, una volta per tutte in pace con me stessa, con i miei fantasmi che spero scompariranno, con il mondo che mi circonda.
Decido di fare un mucchio di altre cose di cui non è sufficiente un blog per elencarle tutte.
Se voglio campare, farlo ancora e farlo bene, devo mettermi in testa di fare tutto ciò che mi sono prefissa. Tutto quello che mi fa stare bene.
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