Eccoci
si. sembravamo proprio noi. noi 4, seduti a tavola. che parlavamo. chiacchieravamo del più e del meno.
della scuola, del lavoro. di politica, del futuro.
di giochi, di scherzi.
eravamo noi, 4 anime grandi, anime lavoratrici
anime normali.
una vita normale
per ognuno di noi.
eravamo così.
puri, tranquilli
senza preoccupazioni gravi. senza buchi nello stomaco.
senza colpa, senza tagli, senza lacrime inutili.
eravamo 4, eravamo forti come leoni e intelligenti e intuitivi come camaleonti.
stavamo bene.
stavamo tutti bene.
è questo, ciò che penso. questo, ciò che ricordo. questo che per ora resta nella mia memoria.
sono solo ricordi. sono solo mazzette di foto. di disegni. di giocattoli, regali.
di lettere mai finite.
e di un buco nero. enorme. e soprattutto
incolmabile. incolmabile come una bottiglia sotto il tubo di un rubinetto ke non funziona.
una bottiglia vuota
un involucro cartaceo
un pacco senza contenuto.
un regalo senza sorpresa.
una vita senza nulla.
eccomi. sono io, sono qua. e la mia mente s'è fermata. bloccata quel giorno.
in quel momento, in cui avrei dovuto sparire anch'io. avrei voluto. ma mi è mancato il coraggio. e ora è tardi per ritrovarlo.
non credo di avere intelligenza e parole sufficienti per continuare questa storia.