La sento. eccola. sta crescendo. anzi, sta ricrescendo. quella maledetta pianta rampicante che vuole uscire dal mio corpo, e che io voglio tenere dentro, nascosta dentro di me. il mio dolore, la mia vigliaccheria, il nn riuscire ancora ad affrontare situazioni che dovrebbero essere oramai passate e ripassate con il mocio.
se prendessi in mano una matita disegnerei su di un foglio bianco una persona dalla quale fuoriuscirebbero le foglie della pianta rampicante. mi verrebbe pure bene, come disegno. mi piace l'idea. ma ho paura di quello che alla fine potrebbe risultare.
l'ultima delusione ricevuta questa settimana mi sta cominciando a pesare seriamente. ho paura di perdere il controllo, se me ne sto da sola, e non posso pretendere d essere seguita 24 su 24, nè di stare davanti al pc, impegnata a fare nulla.
non vedo l'ora di partire, ma allo stesso tempo spero di essere in forma e di non essere un peso per la compagnia.
odio questi miei sbalzi di umore. e queste situazioni capitano sempre quando ce se le potrebbe risparmiare.
ma, dopotutto, il casino l'ho creato io. no? sono io che ho scelto di smetterla di farmi rovinare la vita da chiunque.
forse, l'unica che mi rovina la vita sono proprio io. sono dubbi e argomentazioni, questi, da mettere in conto. anche se fanno male.
alla fine, fanno male solo a me. scusate l'egoismo, ma alla fine a chi mi sta accanto, non tange molto come sto. se rompo le palle, resto da sola. e allora? per gli altri non cambia nulla! hanno solo un'amica in meno.
non sono poi così importante, visto che la mia assenza non stravolge proprio nessuno.
. . .paranoie depressivo-compulsive dell'ultima ora. . .
se prendessi in mano una matita disegnerei su di un foglio bianco una persona dalla quale fuoriuscirebbero le foglie della pianta rampicante. mi verrebbe pure bene, come disegno. mi piace l'idea. ma ho paura di quello che alla fine potrebbe risultare.
l'ultima delusione ricevuta questa settimana mi sta cominciando a pesare seriamente. ho paura di perdere il controllo, se me ne sto da sola, e non posso pretendere d essere seguita 24 su 24, nè di stare davanti al pc, impegnata a fare nulla.
non vedo l'ora di partire, ma allo stesso tempo spero di essere in forma e di non essere un peso per la compagnia.
odio questi miei sbalzi di umore. e queste situazioni capitano sempre quando ce se le potrebbe risparmiare.
ma, dopotutto, il casino l'ho creato io. no? sono io che ho scelto di smetterla di farmi rovinare la vita da chiunque.
forse, l'unica che mi rovina la vita sono proprio io. sono dubbi e argomentazioni, questi, da mettere in conto. anche se fanno male.
alla fine, fanno male solo a me. scusate l'egoismo, ma alla fine a chi mi sta accanto, non tange molto come sto. se rompo le palle, resto da sola. e allora? per gli altri non cambia nulla! hanno solo un'amica in meno.
non sono poi così importante, visto che la mia assenza non stravolge proprio nessuno.
. . .paranoie depressivo-compulsive dell'ultima ora. . .
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